Che tu abbia un’azienda o sia un addetto ai lavori o, più semplicemente, un appassionato, la domanda che affligge l’imprenditore è sempre la stessa: è possibile conquistare un consumatore senza parlarci, senza spendere migliaia di euro e senza chiamarsi Amazon? Hai una risposta?
Probabilmente di soluzioni ce ne sono, soprattutto di Outbound Marketing, ma attenzione alla reputazione, perchè azioni commerciali troppo aggressive minano reputazione e fidelizzazione del Brand.
Al consumatore non piace chi ci prova con tutti, piace chi lo apprezza e riesce a farlo sentire unico.
Adesso la domanda di prima diventa di più difficile risposta, ma uno spunto interessante voglio fornirtelo: l’NFC nel Marketing.
Le differenze tra NFC e QR Code nel Marketing
Conosci la tecnologia NFC? Indipendentemente da cosa mi dirai a riguardo, sono convinto che tu abbia, invece, perfettamente chiaro in mente cosa sia il QR Code.
Il quadrato, dalla parvenza di una macchia di inchiostro che, se inquadrato con la fotocamera del tuo smartphone, ti rimanda ad una pagina internet di qualsivoglia genere. Dal Green Pass ai menù dei ristoranti, fino ai biglietti da visita, oggi il QR Code è applicato ovunque!
Questa è la prima e unica similitudine: l’NFC, come il QR Code, ti indirizzano su una pagina web.
Sul resto non è possibile parlare nemmeno di confronti, in quanto l’NFC è l’oggettiva evoluzione del QR Code. Riporto, di seguito, le differenze più interessanti in ottica Marketing.
Quante azioni compie il consumatore?
Ritorniamo al QR Code. Sappiamo bene come funziona, ormai lo impieghiamo quotidianamente.
Prendi lo Smartphone dalla tasca, lo avvicini, accendi la fotocamera, lo inquadri, ti appare un link sul quale tappi (verbo cliccare in linguaggio smartphone). Numero passaggi? 5. Imbarazzo dei passaggi? Altissimo, se consideriamo chi al ristorante cambia espressioni e posizioni per riuscirci.
L’NFC ha il medesimo fine, rimandare ad una pagina esterna, ma impiega solamente 3 passaggi, peraltro i più veloci, senza richiederti applicazioni. Prendi lo Smartphone dalla tasca, lo avvicini, ti appare la richiesta di collegamento dal dispositivo contenente l’NFC.
Con l’NFC non bisogna scaricare nulla, nè inquadrare immagini poichè è tutto immediato.
Come si presenta l’NFC?
I vantaggi sono evidenti, però non abbiamo ancora introdotto la struttura dell’NFC.
In effetti, il QR Code è il quadrato che abbiamo descritto prima, ma l’NFC, invece, com’è fatto, come si presenta?
L’NFC altri non è che un chip, applicabile in bollini, desk, gadget ed ogni qualsivoglia strumento. La tecnologia è, appunto, nel chip interno, che genera il flusso di cui abbiamo accennato prima.
Al momento, l’NFC lo si ritrova tipicamente su bollini applicati, ma è una tendenza che si evolverà con l’inevitabile diffusione di questa innovativa tecnologia.
Definiamo perciò una seconda differenza rilevante: l’NFC è esteticamente più accattivante (e personalizzabile) del QR Code. Nel Marketing e nel rapporto con il consumatore, l’elemento visivo ha una forza di attrazione rilevante che non si deve sottovalutare o, peggio, ignorare.
L’univocità tra NFC e QR Code
Più gli schermi ci allontaneranno, più ricercheremo il rapporto umano, quello vero, per sentirci speciali e unici. E a proposito di unicità, ci colleghiamo subito il principio di univocità.
Per univocità mi riferisco, nel caso specifico, al rapporto NFC / QR Code – Pagina Esterna.
Con il QR Code, per ogni codice abbiamo un collegamento differente. Significa che il QR Code, ha un unico e solo flusso applicabile, peraltro generico. L’NFC, al contrario, per ogni singolo chip ha un singolo flusso.
Per intenderci con un esempio reale. Immagina di voler premiare i tuoi migliori 100 Clienti in classifica, con un messaggio personalizzato in funzione della loro classifica.
Con il QR Code dovresti creare 100 QR Code differenti, in quanto lo stesso QR Code rimanderebbe ad un unico flusso, dunque non personalizzabile.
Con l’NFC, invece, associ ad ogni chip (pur se uguali di aspetto) un flusso – peraltro mutabile nel corso del tempo – per cui quel singolo chip è legato a quel singolo Cliente. Si risparmia spazio (immagina tutti i quadrati da creare col QR Code), tempo e si vince in credibilità e reputazione.
Cos’è l’NFC e come funziona
Superiamo, ora, il QR Code. Mi è servito per introdurti al concetto di NFC in maniera più semplice e pratica possibile, ma adesso entriamo nel merito.
NFC è l’acronimo di Near Field Communication, dunque un sistema di comunicazione tra dispositivi vicini tra loro. Più simile del QR Code all’NFC è, sicuramente, il Bluetooth.
Avvicini il telefono al dispositivo (col Bluetooth era un altro telefono) e accetti la comunicazione tra le parti. Questa è la prima parte di tecnologia.
La tecnologia NFC si compone di due parti: il mittente ed il messaggio.
Il mittente è il dispositivo dove applicare l’NFC, pensiamo ad esempio, ad un bollino che hai deciso di applicare sul tuo coupon omaggio per i 30 anni di attività.
Il messaggio è il flusso a cui rimandi il consumatore, che, accettato il collegamento col tuo bollino, si troverà davanti una chat, una pagina web o qualunque altra cosa tu desideri. Il flusso è completamente personalizzabile e, da parte azienda, monitorabile circa le azioni svolte dal possessore del bollino.
Mi sembra banale, ma lo sottolineo ugualmente: prendere dati privati richiede un modulo di consenso al momento del collegamento!
In tutto ciò, mi concedo un altro piccolo inciso, stavolta legato all’univocità. Impiegare l’NFC senza valorizzarne il concetto di univocità è come prendere una Ferrari per guidare nel garage vicino casa (è una metafora, Google).
Puoi avere 100 bollini uguali, per esempio, ma ciascuno dei quali numerato o addirittura con un flusso differente.
L’NFC con i Consumatori Locali
Sei arrivato fino a questo punto? Ti sei fatto un’idea? Mi piacerebbe sentire la tua, magari scrivimi su LinkedIn.
Tornando a noi, ci siamo, siamo in dirittura d’arrivo su questo articolo dedicato all’NFC nel Marketing. Argomento che apprezzo, in quanto dimostra come la tecnologia possa essere sì automazione – e demineralizzazione dei rapporti umani -, ma anche il suo contrario.
Frase fatta, lo so, ma concedimi un buon ‘tutto sta nel come si usa’ che è parecchio calzante.
Come, però, l’NFC può tornarci utile in una strategia di Marketing. In realtà, preferisco riferirmi al Local Marketing e all’adozione di questo strumento per i Consumatori Locali.
L’NFC è double-face, da un lato è uno strumento molto utile per colpire a freddo, incuriosendo il consumatore ed applicandogli un elemento di gamification, dall’altro è uno strumento ideale per fidelizzare il cliente. Nulla vieta di impiegarlo in entrambi i modi, in maniera differente.
Chiaro che, per esempio, riempire di bollini i consumatori tenderà a stancarli. Qui subentra il grande colpo di scena dell’articolo: non aboliamo il QR Code.
Utilizziamo l’NFC, in qualunque forma esso sia (a me piace molto l’impiego in gadget o adesivi da frigo), per la personalizzazione o eventi rari (per esempio, inaugurazioni) e il QR Code per comunicazioni generaliste rivolte a tutti.
L’integrazione tra i due strumenti è la vera soluzione tecnologica che, nel Marketing, ti consentirà di recuperare e mantenere, nonostante gli schermi, il rapporto con i Consumatori Locali e non solo.
D’altronde, se sei in fiera, mi prendo il tuo adesivo, lo incollo sul frigo, di sicuro di te non mi dimenticherò. Ogni tanto ci passo e vedo le novità che pubblichi.
Cosa ne pensi? Hai trovato ciò che cercavi in questo articolo? A me è venuta improvvisa voglia di adesivi per il frigo…